Storia e origini
Storia e origini di una giornata speciale festeggiata in tutto il mondo: la festa del papà! Sembrerebbe che in America una certa signorina Sonora Smart Dodd fu la prima a dedicare al padre una giornata speciale. Siamo attorno al 1910 e la giornata dedicata alla festa del papà si celebrava nel mese giugno. E così è ancora oggi in America, in corrispondenza di quello che, con buona probabilità, doveva essere stato il giorno del compleanno del signor Smart e che attualmente corrisponde alla terza domenica di giugno. Diverse invece e ben più antiche le origini europee di questa giornata simbolicamente così importante, che acquistano una connotazione prettamente religiosa in Italia ricordando, nel giorno del 19 marzo, san Giuseppe, il padre di Gesù. Ma paese che vai…festa del papà che trovi! E così basta un pò di curiosità per scoprire che i cugini russi, ad esempio, festeggiano il 23 febbraio nel giorno dei difensori della patria, un papà patriottico mentre, ancora più vicino a noi, in Germania corrisponde con il giorno dell’ascensione ( 40 giorni dopo la pasqua ) e corrisponde, letteralmente, alla festa degli uomini.
Papà nel mondo
Ma poco importa quale sia la data corrispondente a questa festività: un papà è un papà ogni giorno dell’anno e festeggiarlo dedicandogli una giornata è davvero il minimo che si possa fare. Nel mondo, troveremo molteplici simboli a ricordare questa giornata: uno tra questi sicuramente i falò. Perché il 19 marzo corrispondeva come data anche alla fine dell’inverno e in passato, la vigilia dell’equinozio, in cui si tenevano riti propiziatori per la fertilità e il raccolto ed era usanza bruciare i residui dei raccolti in enormi ceste posizionate ai margini delle piazze. Ma la festa del papà è anche più semplicemente dolci fritti, zeppole, bignè e dolci di riso! Anche i paesi anglosassoni decisamente ci si tuffa sul cibo: in quella giornata generalmente si regalano cioccolatini e dolci ai propri papà ma non scandalizzatevi perchè potreste vedere passare un Bollerwagen…un carro trainato da buoi e uomini carico di cibarie di ogni tipo e bevande alcoliche. Avete indovinato, siamo in Germania! Una nota originale va alla festa del papà Thailandese, ricorrenza del 5 dicembre, data in cui nipoti e figli donano ai loro padri un fiore di canna, simbolo di rispetto e virilità.
Papà a casa
Sarà davvero così diversa come appare questa festa del papà in piena pandemia? Per molti sarà un papà a casa in smart working, per altri un papà solo che non possiamo raggiungere. Unisce in entrambi casi questo 2021, perché speravamo di ritrovarci come sempre circondati dalle piccole e semplici ( e perché no, anche banali ) abitudini che oggi tanto ci mancano. Ecco che una festa apparentemente vestita di consumismo si trasforma attraverso e grazie al covid in opportunità. Nulla è scontato, nulla è garantito, nulla è come ieri e anche domani è un’idea indefinita di cui fatichiamo a raccogliere i pezzi per crearne l’immagine. La verità è che le origini di questa festività sono esattamente ciò di cui abbiamo bisogno: un ritorno a ciò che eravamo e a ciò che fortemente desideriamo tornare ad essere. E questo con i papà certo che si può fare: si può tornare ad essere figli, anche se nonni, anche solo per un attimo, per un giorno o per un bignè!
Regali per i papà
E certo che cioccolatini, zeppole e dolci vari sono una valida alternativa. Ma oggi più che mai sentiamo il bisogno di rendere eterna questa giornata per restituirle l’importanza e la giusta eco che la sua storia porta a noi. Cosa avete in mente? La solita cravatta piuttosto che il portafoglio nuovo perché è una necessità? E se immaginassimo invece ciò che un papà potrebbe desiderare? Direbbe “niente”. Direbbe “lascia stare”. Di fronte al vostro pacchetto direbbe sicuramente “non dovevi!”…eppure…Eppure c’è un “per sempre” dietro un oggetto che possiamo portare sempre con noi. E sempre con noi vorremmo che fossero questi papà oggi. Che siano quindi collane, crocefissi, bracciali moderni in acciaio e pietra, comunque potremo far indossare loro il nostro amore. Magari impreziosendo l’oggetto con un pensiero, una frase, un’incisione. Ma ancora portachiavi, medaglie e simboli di affetto. Che sorprendono. Stupiscono e confermano. Perché in ogni angolo, in tutte le lingue del mondo, si possa tornare a dire “ti voglio bene papà” anche in questo 2021 così particolare. Che possiate consegnarlo a mano o che siate costretti a una spedizione dell’ultimo minuto, quindi, in ogni caso non rinunciatevi e lasciatevi tentare.